di Marco De Martino
Consiglio Federale della verità per la Salernitana. Questa mattina in videoconferenza con inizio alle ore 11 la Figc discuterà del caso del club granata, neopromosso in serie A e che, secondo l’articolo 16 bis delle Noif dovrà cambiare proprietà dal momento che Claudio Lotito è anche il proprietario della Lazio e che il suo socio al 50% Marco Mezzaroma è un suo affine essendo suo cognato. L’imprenditore romano, a margine della festa per la premiazione della Salernitana venerdì scorso, non ha però fatto niente per nascondere quelle che sono le sue intenzioni, ovvero cercare in tutti i modi di restare il proprietario della Salernitana: «Allestiremo una rosa competitiva per la serie A», le parole di Lotito che qualche ora prima a Roma aveva risposto ai cronisti che gli chiedevano quale fosse la situazione così: «Ci atterremo pedissequamente ai regolamenti, vedremo». Insomma, qualcosa bolle in pentola ed al vaglio dei legali di Claudio Lotito ci sarebbe un precedente assai calzante all’attuale situazione che coinvolge Lazio e Salernitana. Si tratta della vicenda che ha visto come protagoniste le due società appartenenti al colosso Red Bull, la tedesca Lipsia e l’austriaca Salisburgo. Anche l’Uefa non consente a due squadre con la medesima proprietà di partecipare allo stesso torneo e così, affinchè entrambe potessero partecipare alla Champions League 2017/2018, è stata trovata una soluzione assolutamente legale poi benedetta dalla stessa Uefa. Nei rispettivi campionati nazionali Lipsia e Salisburgo ottennero il pass per la massima competizione europea, ricevendo immediatamente lo stop dalla Uefa. I vertici della società austriaca però furono modificati, con il Cda svuotato degli individui riconducibili alla Red Bull e dunque al Lipsia: un provvedimento che consentì sia al Salisburgo che ai tedeschi di ottenere l’ok dalla Uefa. Questo perché, durante l’articolato processo che si svolse presso l’organo europeo, fu portato a supporto il concetto di “influenza decisiva”. In parole povere, la Red Bull pur essendo proprietaria di entrambe ma non avendo più personaggi riconducibili ad essa nel Cda del Salisburgo, aveva assunto solo un ruolo di sponsor per la compagine austriaca ottenendo di conseguenza il placet dell’Uefa. Con questo precedente a supporto, Claudio Lotito potrebbe tentare il tutto per tutto per tenersi sia Lazio che Salernitana. Appare scontato, comunque, che si andrà incontro ad un braccio di ferro tra il patron biancocelestegranata e la Figc.